• Don Agostino Cantoni (1925-2008)

    La storia non è solo quella fatta dalle persone celebri e importanti. Ci sono tanti che fanno la storia nel quotidiano, senza emergere, ma con la fedeltà e le scelte delle piccole cose. Uno di questi è Don Agostino Cantoni, un anziano prete di Crema.

    Filosofo e teologo, ha sempre sostenuto che la fede non deve avere paura del pensiero. È stato un educatore e un trascinatore di giovani nella scuola, nella FUCI, in seminario e in parrocchia.

    La primavera del Concilio Vaticano II è arrivata nella diocesi di Crema anche grazie a lui, anticonformista e innovativo, ma senza mai staccarsi dalle radici della fede e della Chiesa. E' Soprattutto un grande amico dei poveri.

  • Amore per gli ultimi

    Da parroco ha dato vita a iniziative di condivisione, in special modo nei confronti dei portatori di handicap e che proseguono ancora oggi dopo decenni. È stato spesso in anticipo sui tempi e tante sue intuizione, ancora attuali, non sono state valorizzata come meritavano.

    Don Agostina esorta sempre a pensare con la propria testa e a non cercare capi carismatici. La sua è una spiritualità nuda ed essenziale. Le sue omelie sono dei capolavori di sintesi che vanno al cuore della fede e parlano con la forza della convinzione e delle immagini.

  • 'Dialogo a distanza tra un sacerdote e un filosofo'
    Serata in ricordo di don Agostino a dieci anni dalla morte

    Un dialogo a distanza tra un sacerdote e un filosofo. Le due anime della stessa persona. A dieci anni dalla scomparsa Crema non dimentica don Agostino Cantoni. I suoi insegnamenti sono diventati uno spettacolo di parole e musica a cura di Nuvola de Capua, con la voce di Luciano Bertoli e il pianoforte di Mario Piacentini. Sabato 7 aprile la chiesa di san Giacomo si è stretta in un abbraccio silenzioso, fatto di sguardi e aneddoti per ricordare don Ago, la sua autenticità , l'umanità , la passione per la vita.

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  • Accogliere è condividere

    Tra i banchi si scorgono uomini di chiesa e delle istituzioni. Docenti, credenti, laici. Tante famiglie, tantissimi giovani. I suoi ragazzi, la sua squadra. Con gli occhi lucidi e un sorriso indelebile. C'è chi ricorda le giornate in oratorio, chi le tante iniziative per il "gruppo Handy", divenuto una realtà unica e insostituibile sul territorio. "Accogliere significa condividere", ripeteva. Cos'è stato per i ragazzi disabili, per i primi migranti, per chi cercava un aiuto o semplicemente chiedeva di non rimanere solo.

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  • Angeli con una sola ala

    Sapeva "cogliere i segni dei tempi", leggerli e tradurli nella realtà . Come un filosofo moderno. Nella sua comunità di san Giacomo ha speso gli ultimi 31 anni di un'esistenza sempre rivolta al prossimo. Tutto riassunto in una serata indimenticabile. La vita e la morte, il valore del tempo, la paura, il riscatto. Tante le sfaccettature del suo insegnamento: parole e opere da rileggere attraverso il filtro dell'attualità , sfogliando le pagine di cronaca. Nel tentativo di comprendere l'importanza di restare umani, di rimanere uniti. “Angeli con una sola ala: non potrebbero volare se non abbracciati ad altri”.

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I concorsi fotografico e letterario sono in collaborazione con:
2023 2024
IL MIO VIAGGIO DI SCOPERTA
É il viaggio, non la meta, ciò che conta

Sulla strada della vita sperimenti l’amicizia, l’amore, l’attesa, la fatica e la sofferenza.
Per tutti, giovani o adulti, non sempre è chiara oggi la meta ma fondamentale è la ricerca di qualcosa che valga la pena conoscere.
Per le nuove generazioni è centrale il tema dell’identità e dell’accettazione del sé; star bene con se stessi per star bene con gli altri.
Secondo il sociologo Bauman nella Società Fluida nulla ha contorni nitidi e il sentimento principale che affligge l’uomo postmoderno è il disagio, che ha origini principali nel problema dell’identità e individua tre figure per me- glio comprendere la questione:
Il Pellegrino che è il ritratto dell’uomo che sta costruendo la sua vita, il suo futuro, la sia identità, conscio del fatto che domani ci sarà un futuro;
Il Vagabondo che è caratterizzato dalla mancanza di radici e stabilità;
Il Turista che a differenza del vagabondo ha una casa ma si sposta temporaneamente alla continua e febbrile ricerca di sensazioni e di piaceri.
Nelle varie fasi della vita non solo l’istante rapido e fugace ha valore bensì è il percorso e le tappe che lo costituiscono che ci fanno crescere dentro e maturare.
Nel suo testo I Vangeli della speranza don Agostino cita la frase di Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consi- ste nell’andare in cerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi”.

Il mio viaggio è questo...


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2022 2023
DOPO LA NOTTE
Alla ricerca di una stella polare nel tempo della confusione

Prima la pandemia che ha spazzato via tutte le nostre granitiche certezze e ci ha sbattuto in faccia la nostra vulnerabilità.
E ora l'incubo della guerra con i suoi orrorie con i suoi effetti collaterali sconvolgenti.
Una tragedia dopo l’altra.
Buia la notte.
Ci sentiamo smarriti, senza più alcun puntodi riferimento.
Abbiamo bisogno di una bussola, ma quale?
Ci sentiamo insicuri, ma a quale roccia aggrapparci?
Ci sentiamo impotenti, ma che fare?
Che fare per fermare la nostra folle corsa verso il baratro?
Buia la notte.


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2021 2022
ECCOMI!
Disponibili a costruire insieme

Come quello di Maria, anche il nostro “Eccomi!” può cambiare la storia. Con il loro “sì” o il loro “no” nel mettersi in gioco, tutti possono incidere sul calendario della vita, nostra e degli altri, per rigenerare il modo di approcciarsi al mondo, alle per- sone, all'ambiente.

Non è l’eccomi di un momento casuale, colto per caso dall'obiettivo o da un racconto, ma è l’eccomi di una scelta di partecipazione, di amore, di vicinanza, di amicizia. Non è un eccomi detto con il collo torto: nel Vangelo Maria, madre di Gesù è partecipe, attiva, consapevole che il disegno di Dio si realizza in lei, qualunque esso sia. E questo illumina l’intera sua esistenza, in ogni istante, anche nel vivere i momenti più dolorosi. Lei c'è, è lì.

Può essere l’inversione fondamentale di rotta nella storia dell’umanità, una nuova consapevolezza dell'essere partecipi, responsabili e “coinvolgibili” nell'aprirsi al mondo ed ai suoi problemi sempre più pressanti. ECCOMI! Può essere la risposta alle innumerevoli domande del nostro tempo, la scelta di una partecipazione che in questi anni si è fatta via via sempre più scarsa e rarefatta, complice anche la pandemia.


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2019 - 2020
Vecchi ma viventi
La vecchiaia tra paure e speranze

Se uno spettro si aggira oggi per il mondo, certamente è quello della vecchiaia. Nel nostro mondo vecchio, la vecchiaia onnipresente si patisce, si consuma, si esorcizza, negandosi con un’intensità che vale la sua più decisa affermazione; rappresenta la nostra grande paura, l’incapacità di misurare i nostri confini, di abitare un tempo che, apparentemente sottomesso, continua a sfuggirci irreversibilmente. L’aumento della vita media della popolazione italiana è ormai un dato di fatto: secondo gli indicatori Istat del 2018, gli individui di 65 anni e più rappresentano il 22,6% della popolazione totale, quelli di 80 anni e più sono il 6,9% del totale, mentre le persone oltre i 90 anni si attestano all’1,2%. Si tratta di un fenomeno che col passare degli anni presenterà sempre più aspetti problematici di una notevole gravità sia dal punto di vista sanitario che da quello relazionale affettivo. La vecchiaia altrui può far ridere, la propria è una questione serissima soprattutto quando coinvolge i figli di coloro che sono molto avanti negli anni e nella solitudine. Sin dall’inizio del concorso fotografico e letterario dedicato, alla memoria di don Agostino Cantoni, prete, filosofo, insegnante, educatore e parroco, abbiamo compiuto la scelta dei temi in attenzione ai segni dei tempi, dei quali, don Agostino, è sempre stato intelligente lettore e interprete.
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Zambla a 10 anni dalla morte del don



2018 - 2019
"L'altra metà del cielo
La donna oggi: Oggetto o Soggetto? Sogno, illusione e realtà!

Le donne viste come una parte di cielo; come un universo a sé stante, che sta attorno alla terra, vicino alla terra, si mescola alla terra e, contemporaneamente, è lontano, inspiegabile, inconoscibile nelle sue forme, nei suoi limiti, nelle sue risorse. Quello femminile è un universo misterioso e attraente insieme, esaltante e capace di intimorire. Non a caso tutte le culture hanno plasmato la propria immagine della donna, ne hanno definito significati, ruoli, compiti, spazi di movimento e d'azione. Amate, odiate, temute, cercate, allontanate, demonizzate, mitizzate, denigrate, venerate, usate, disprezzate, invocate, le donne sono spiriti eletti, dotate di una capacità unica di sentire e vivere la vita.
Regolamento e foto vincitrici

2016- 2017
"Comunica ke cosa e con ki Giovani e internet"

L'avvento di Internet nell'era cosiddetta digitale ha modificato non solo il funzionamento di tanti oggetti di uso comune ma anche la comunicazione che sta alla base delle relazioni umane. I soggetti della comunicazione e lo stesso contenuto della comunicazione hanno vissuto uno straordinario mutamento ai diversi livelli della vita sociale, culturale, scolastica, ecc.
Molti si interrogano sui benefici e sui pericoli insiti in questa grande trasformazione frutto dell'intelligenza umana applicata alle tecnologie più sofisticate e complesse.
Regolamento e foto vincitrici

2017 - 2018
"Oltre la Paura, la poesia del coraggio"

Il tema scelto è strettamente attuale: basta sfogliare un giornale o accendere la televisione per percepire i segnali della paura e dell'insicurezza che agita la quotidianità . “Terrorismo, malattie, catastrofi naturali, sono tante le situazioni socio-culturali che generano ansia e angoscia nelle persone” spiegano gli organizzatori, che seguendo le orme di don Agostino invitano giovani e adulti a riflettere sul tema. Dare una lettura dei segni del tempo, trovare nuove chiavi, nuovo ottimismo, fronteggiare la paura e scavalcarla con il coraggio di andare oltre l'inquietudine e avere fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro.
Regolamento e foto vincitrici

2016- 2017
"Comunica ke cosa e con ki Giovani e internet"

L'avvento di Internet nell'era cosiddetta digitale ha modificato non solo il funzionamento di tanti oggetti di uso comune ma anche la comunicazione che sta alla base delle relazioni umane. I soggetti della comunicazione e lo stesso contenuto della comunicazione hanno vissuto uno straordinario mutamento ai diversi livelli della vita sociale, culturale, scolastica, ecc.
Molti si interrogano sui benefici e sui pericoli insiti in questa grande trasformazione frutto dell'intelligenza umana applicata alle tecnologie piú sofisticate e complesse.
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2015 - 2016
"Laudato si"

Linguaggio comune giornalistico il termine ecologia è spesso adoperato per indicare la necessità di conservare e difendere la natura e l'insieme dei provvedimenti rivolti a eliminare quanto può turbare l'equilibrio dell'ambiente naturale (dizionario Treccani)
In questo contesto si inserisce anche la recenta lettera enciclica di papa Francesco "Laudato si'. sulla cura della casa comune" non è un documento neutrale.
Il papà ascolta sia il grido di protesta dell'umanità che soffre, in particolare dei poveri, sia il segno della sorella Madre Terra per il male con cui è trafitta per l'uso il responsabile e l'abuso dei beni, da parte dei dominatori dei saccheggiatori che prendono il posto di Dio o prendendosi dei, si credono proprietari e padroni delle creature, doni di Dio.
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2014 - 2015
La crisi del lavoro oggi Dignità e disumanità?"

Un dato inequivocabile: la crisi del lavoro. Migliaia di aziende piccole e grandi chiuse in questi anni, milioni di disoccupati come simbolo evidente della crisi del mondo del lavoro.
Oggi è piú importante avere un lavoro, oppure un tipo particolare di lavoro?
Un lavoro può essere ambito in relazione al guadagno, al potere, al prestigio, alla fama che procura, ma non sarà dignitoso se chiede al lavoratore di rinunciare ai valori che rendono la vita degna d'essere vissuta: guadagnare la vita ma perdere le ragioni del vivere non è degno dell'uomo perchà� non lo realizza nella sua umanità .

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2013 - 2014
"Io e gli altri: fragilità e risorse delle relazioni"

Come si vive in questo tempo di crisi che sembra un pantano? Ripartire dalla relazione con gli altri, o gli altri sono un peso da evitare o al piú da usare?
Chiudersi per paura dell'altro, o aprire relazioni gratuite; paura del diverso e dello straniero, o condivisione e accoglienza; rassegnazione o speranza?

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2012 - 2013
"Il tempo della crisi: apri gli occhi"

Una fatica della vita è la lettura dei "Segni dei tempi" e in particolare del proprio tempo.
Gli anni 60/70 sono stati gli anni dell'impegno sociale con l'importanza delle esperienze di gruppo e comunitarie. gli anni 70/80 sono diventati i tempi del privato quando tutti tirano i remi in barca e le relazioni divennero ardue.
Gli anni 90 sono stati quelli del tempo del privato ricco intriso di soggettivismo morale e ricerca dell'effimero. Improvvisamente ora, oltre il 2000, ci troviamo nel tempo della crisi. Siamo in grado di aprire gli occhi per ricercare il significato e la risposta al nostro tempo?

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2011 - 2012
"La bellezza salverà il mondo"

Piú volte don Agostino ha richiamato la frase di un personaggio di Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”.
La bellezza c'è e si può... fotografare. Non può, un concorso del genere, diventare una caccia a ciò che vi è di piú bello?
Non vi è solo la bellezza fi sica: c'è anche la bellezza del donare, di un gesto, la bellezza del sorriso di un bambino o di un anziano.

Regolamento e foto vincitrici

2010 - 2011
"La tua speranza in una immagine"

La rappresentazione della dimensione della fede riguarda un evento ineffabile, la sfida è quella di analizzarla come percorso narrativo in un'immagine.
L'immagine fotografica può essere specchio del reale, oppure può esplorare un diverso mondo, anche distante dall'apparenza del visibile

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2009 - 2010
"Oltre la paura. La poesia del coraggio"

Foto vincitrici Concorso fotografico 2009/2010